Mio figlio ha diritto a 22 ore di sostegno, ad oggi gliene vengono garantite 16
I dati forniti dall'Istat hanno posto le basi per un decreto legge volto a fronteggiare con urgenza tale emergenza. Secondo le statistiche, la carenza di personale specializzato è critica: nelle scuole di ogni ordine e grado ci sono circa 338.000 alunni con disabilità, a fronte di 228.000 docenti di sostegno. Con il decreto legge n. 71 del 31 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo si impegna ad ampliare il numero di docenti specializzati e a potenziare i corsi di formazione, al fine di garantire un'adeguata qualità dell'istruzione e una copertura ottimale.
Gli effetti di questa carenza e dell'indifferenza istituzionale sono vissuti quotidianamente dagli studenti e dalle famiglie del Cesari che in questi giorni, congiuntamente al corpo docenti, hanno organizzato un flash mob per rivendicare i propri diritti. «Le cattedre di sostegno che ci hanno assegnato sono meno di quelle che servirebbero. Senza queste risorse non si riesce a garantire una istruzione di qualità per tutti, – affermano i tre docenti della Cesari, Martina Sibella, Manuela Massari e Daniela Cerri – la scuola non è solo sorveglianza».
Anche all'Istituto Comprensivo Perasso la situazione è critica, con dieci docenti di sostegno mancanti. La dirigente scolastica, Antonella Caleffi, afferma di fare «i salti mortali per evitare che gli alunni con disabilità siano costretti a un orario ridotto». Tuttavia, i presidi non possono risolvere da soli il problema e, certamente, non fanno miracoli: servono interventi dall'alto, basati su una presa di coscienza da parte dei responsabili del Ministero.
Preoccupano inoltre i dati relativi al numero di docenti non specializzati. Secondo i report del Ministero, la situazione è disomogenea su tutto il territorio nazionale: nelle regioni settentrionali i docenti specializzati sono 10.779, mentre quelli non specializzati sono più del doppio, ovvero 26.215. Nelle regioni meridionali, gli specializzati sono poco più di 18.000, mentre i non specializzati superano i 14.600. Un altro dato allarmante è la presenza di molti posti vacanti: 12.000 cattedre rimarranno scoperte a causa della mancanza di insegnanti con una formazione adeguata.